FATTA A MANO - HANDCRAFTED

.CASTLE, Castelfidardo
Periodo di produzione dal 1968
I signori Mancinelli, D’Angelo, Bambozzi e Cortese, un gruppo di  amici provenienti dalla conoscenza e dalla costruzione di chitarre e fisarmoniche, fecero nascere il glorioso marchio fidardense nel 1968 passando a costruire racchette da tennis. Era il momento giusto. La fabbrica ottenne un grande successo. Ditte prestigiose commissionavano la costruzione di vari modelli a questa fabbrica marchigiana che annoverava fra i propri clienti ditte quali Snauwaert, General Sport, Wip, Intersport, Chemold (di cui costruiva la maggioranza della produzione) ed altre. Numerosi i modelli propri tra cui spiccavano QUELLI FATTI A MANO quale cavallo di battaglia. La Castle, poco pubblicizzata era assai conosciuta tra gli addetti ai lavori. Con il termine dell'utilizzo del legno nelle racchette termino' l'attività nell'ottanta. Leonardo Ottavianelli e i suoi genitori ebbero poi un ruolo importante nel rilanciare l'azienda che é tutt'ora gestita dalla famiglia.  Da poco si é conclusa una mostra dedicata alla prestigiosa fabbrica, la Mostra sulla "Castle": "The history of famous italian tennis racket". Con l'ascolto della storia, squisitamente italiana, di chi del Made in Italy fu grande esportatore, ognuno può cominciare a fantasticare e a rendersi, seppur solo con l'immaginazione, protagonista in un set tennistico con una CASTLE. Con le sue bellissime racchette, la Castle seppe ritagliarsi un posto d'onore nel panorama tennistico mondiale: il grande Rino Tommasi definì le racchette “Opere d’Arte”, mentre numerosi furono gli esperti giocatori che ne apprezzarono caratteristiche e qualità, ed altrettanto numerosi furono gli appassionati che, a causa della produzione limitata, non videro soddisfatte le proprie richieste. L’americana CHEMOLD affidò la costruzione dei suoi telai alle mani esperte degli uomini Castle, trovando nell'australiano Rod Laver un eccezionale testimonial, il quale, con in mano una racchetta prodotta a Castelfidardo, conquistò numerosi trofei. "Meglio il legno o la grafite?", e, a sostegno dei più nostalgici, c'è chi ancora oggi osa costruire le racchette con l’apporto della fibra naturale quale è il legno, mentre sono sempre più numerose le dispute di tornei giocati con racchette di legno e in completo bianco tipo anni ’30, quasi a voler rilevare una nuova attenzione verso il tennis. Le presenti note vengono riportate dal sig. Salvatore Sodano che ce le trasmette per conoscenza.
Il presente modello é impostato sulla scia dei modelli Driver di ottima qualità, laminato, parzialmente rivestito di fibra
misura L - 4 5/8

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